Tu sai guardarmi
con occhi chiari
che azzurrano
d'incontro.
Tu sai toccare
le mie mani
e gusto la pelle
tua straniera.
Tu sai colmare
di presenza
i miei pori.
Tu sai trovare
terra morbida
di risveglio
primaverile.
Anche se
affetti di sangue
crepano ghiaccio
di sentieri gelati.
Tu sai sentire
i teneri abbracci
dei miei pensieri.
Tu sai
tutto questo
perché sei luna
che non chiede
e colora.
Tu sei
piccolo ponte
di donna
che mi unisce
alla riva dell'affetto.
Tu sai non far paura
come il mandorlo
fiorito.
Forse non sai
che spero
la pioggia
non ti spogli
dei fiori:
nel verde
ti confonderei.

 

 

Pensandoti.
La fiamma di candela
t’accende d’ambra
e rischiara il nido.
Ondeggia risposte
silenziose ad un alito.
Piccolo fuoco
di rispetto e calore.

Fissandoti.
Stendi lenzuola di cielo
fosforescenze azzurre
porpora d’acqua marina
beatitudine dei miei occhi.
Mi struscio
sui petali della tua presenza

Lasciandoti.
Graffi di rovi
sul corpo che diverge
non son più angelo
rovinoso il cuore
stringo la reliquia.
M’attorciglio a te.